Sulla Gazzetta Ufficiale del 20-06-2017 è stato pubblicato il Decreto Legge 20 giugno 2017, n. 91, che contiene un piano di interventi finalizzati a favorire la crescita economica nel Mezzogiorno, entrato in vigore il 21 giugno 2017. Tra le misure previste dal DL rientra anche il pacchetto denominato Resto al Sud. Si tratta di una serie di azioni volte a sostenere la nascita e la crescita di imprese nel Sud Italia, mediante l’erogazione di contributi economici, in parte a fondo perduto.
L’iniziativa ha lo scopo anche di favorire l’imprenditoria giovanile, pertanto è rivolta a giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Inoltre, mira, in particolare, a promuovere la costituzione di nuove aziende in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia. La gestione della misura relativa ai finanziamenti Resto al Sud è stata affidata all’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo di impresa SpA, ovvero Invitalia.
I contributi economici previsti sono rivolti a giovani che:
– hanno un’età compresa tra i 18 e i 35 anni. Nel caso delle società, le stesse possono comprendere anche soci che non rispettano il limite anagrafico, a patto che non siano in numero superiore ad un terzo dei membri della compagine societaria, e non abbiano rapporti di parentela fino al quarto grado con gli altri soci;
– sono residenti in Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia, o sono disposti a trasferirsi entro 60 giorni dall’eventuale accoglimento della richiesta di finanziamento;
– non risultano beneficiari, negli ultimi 3 anni, di altre misure nazionali a favore dell’autoimprenditorialità;
– hanno costituito o intendono costituire imprese individuali o società, comprese le cooperative, con sede legale o operativa nei territori destinatari della misura Resto al Sud.
Per richiedere le agevolazioni, le imprese costituite o da costituire devono far riferimento ad uno dei seguenti settori:
– produzione di beni nei settori dell’artigianato, dell’industria o dell’agricoltura;
– fornitura di servizi.
Dunque, restano escluse le attività libero professionali e del commercio, ad eccezione della vendita dei beni prodotti nell’attività di impresa.
I giovani imprenditori meridionali potranno beneficiare di un finanziamento di importo massimo di 40.000 Euro. Nel caso delle società tale importo massimo sarà concesso a ciascun socio, fino al limite di 200.000 Euro. I contributi economici saranno erogati per il 35% a fondo perduto e per il 65% sotto forma di prestito a tasso zero, da rimborsare entro 8 anni, di cui i primi 2 in pre ammortamento.
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