Il 5 agosto u.s. nel corso dell’incontro a Palazzo Chigi tra il Governo e le Parti sociali si è discusso di Lavoro e Welfare.
Al Tavolo ha partecipato il dott. Giovanni Assi, consigliere nazionale di Unimpresa, con delega al Lavoro e Welfare, che ha dichiarato: «Il salario minimo deve spiegare la propria efficacia solo ed esclusivamente per quei lavoratori dipendenti non ancora coperti dalla contrattazione collettiva nazionale nonché per le tipologie contrattuali atipiche (esempio: collaborazioni coordinate e continuative)».
L’intervento del consigliere nazionale Assi si è basato su un sì “condizionato” sul salario minimo, circoscrivendolo solo per quei lavoratori privi di tutele sindacali e pertanto solo per quella parte residuale di lavoratori italiani (tra il 15% ed il 20%) non coperta da CCNL, e con un salario minimo che sia in linea con i “valori di mercato” poiché un importo troppo elevato avrebbe un effetto “boomerang” con conseguenze negative sul tasso di disoccupazione.
Inoltre, proseguendo il suo intervento ha presentato al Presidente del Consiglio Conte, delle proposte concrete che Unimpresa sta portando avanti e che sono basate su tre punti principali:
1) Previsione di sgravi contributivi totali per le nuove assunzione attraverso misure stabili nel tempo e con un durata minima agevolata di tre anni, garantendo così alle imprese che continuano ad assumere una riduzione del costo del lavoro con possibilità di programmare la propria attività per un arco temporale più lungo rispetto alle attuali agevolazioni che spesso si riducono ad appena dodici mesi;
2) Taglio deciso alle aliquote contributive a carico del datore di lavoro al fine di “premiare” quei lavoratori che nonostante le difficoltà riescono a salvaguardare i livelli occupazionali delle proprie aziende;
3) Detassare sia da un punto di vista contributivo che contributivo i “premi” ed eventuali condizioni di miglior favore accordate dalle aziende ai propri lavoratori attraverso la contrattazione collettiva, al fine di gratificare i propri dipendenti senza aggravare troppo il costo del lavoro e senza penalizzare il lavoratore che vede ridursi il suo premio in maniera troppo consistente per il cuneo fiscale.
A settembre ripartiranno gli incontri con i tavoli tecnici dai quali nascerà la nuova manovra ed ai quali il dott. Assi sarà presente con UNIMPRESA per far sentire la voce delle aziende