I buoni pasto sono titoli di pagamento emessi sia in cartaceo sia sotto forma di tessera elettronica ed hanno un valore nominale determinato. La legislazione incentiva l’utilizzo dei buoni pasto con una serie di agevolazioni fiscali. I buoni pasto possono essere erogati dal datore di lavoro a tutti i dipendenti a busta paga, che siano a tempo indeterminato, determinato, part-time, o con contratti cd atipici ivi inclusi gli amministratori delle società. La distribuzione non è obbligatoria se non diversamente stabilito nel CCNL, e pertanto possono essere erogati su base volontaria dal datore di lavoro e possono essere erogati anche quando l’orario di lavoro non prevede pausa pranzo e spesso sono utilizzati come un incentivo per i lavoratori.
Per la sua erogazione può essere talvolta necessario l’adozione di apposito regolamento aziendale che vada a disciplinare termini e modalità di corresponsione degli stessi. Tuttavia come recentemente ribadito dalla Corte di Cassazione, con l’ordinanza 28 luglio 2020, n. 16135, l’erogazione dei buoni pasto, laddove non prevista dal CCNL applicato, ma corrisposti su base volontaria da parte del datore di lavoro al fine di premiare/motivare i propri lavoratori sulla base di un autonomo regolamento aziendale, può essere revocata unilateralmente dallo stesso datore di lavoro in qualsiasi momento.
Vantaggi dei buoni pasto
I vantaggi relativi all’utilizzo dei buoni pasto sono davvero tanti che proviamo a riassumere in un risparmio fiscale per l’azienda e maggior potere di acquisto per chi li riceve.
– Per i buoni pasto cartacei dal valore di 4 euro e di 8 euro per i buoni pasto elettronici è prevista l’esenzione totale da oneri fiscali e previdenziali, quindi emettendo i buoni pasto entro l’importo previsto dalla legge l’azienda è esente da contributi IRPEF e INPS fino a 8 euro al giorno per dipendente. Si ricorda però che per tickets di importo maggiore, la differenza è tassata a norma di legge. Questo si traduce nel vantaggio che non contribuisce a determinare i contributi e dunque non fa aumentare le trattenute in busta paga.
– Per le aziende abbatte la tassazione con possibilità di detrarre al 100% il costo dei buoni e l’IVA. L’IVA agevolata al 4% è integralmente detraibile se l’azienda acquista buoni pasto elettronici, è indetraibile nel caso di buono pasto cartaceo. Ad esempio, se sono stati emessi Ticket Restaurant® elettronici per un valore di 3.000 euro, l’IVA, pari a 120 euro, è interamente detraibile.
Vantaggi per i liberi professionisti con P.IVA, titolari di azienda, soci, ditte individuali: l’IVA al 10% detraibile per i buoni pasto elettronici, per cui dalla dichiarazione dei redditi è possibile scaricare il 75% delle spese e integralmente l’IVA al 10% fino a massimo il 2% de fatturato annuo. Tale percentuale comprende anche altri tipi di spese come alberghi, trasferte, ecc.
– Maggiore soddisfazione dei lavoratori e quindi più produttività. Oggi il mercato del lavoro è estremamente competitivo e in continuo mutamento. Le aziende vanno incontro a continue sfide date da innovazione e trasformazioni digitali, per questo devono sapersi adattare elaborando nuove strategie per attrarre forza lavoro, anche alla luce del fatto che le persone hanno esigenze sempre più specifiche.
– Sono importanti anche in ottica di employee retention, ossia del trattenere e fidelizzare i dipendenti che, con un benefit simile, si sentono sicuramente più considerati.
Lo Studio Assi resta a disposizione per approfondire lo strumento oggetto del presente articolo e valutarne l’introduzione in azienda.