I periodi d’imposta 2021 e 2022 si prevedono particolarmente interessanti per le nostre imprese che intendono investire nell’acquisto di beni strumentali nuovi.

Infatti, per effetto della proroga del credito d’imposta per gli investimenti nel Mezzogiorno di cui all’articolo 1, commi 98-108 della legge n. 208/2015 con la legge di bilancio n. 178 del 30.12.2020 che ha esteso la possibilità di fruire dell’agevolazione sino al 31  dicembre 2022, ed Il “nuovo” credito d’ imposta previsto dalla legge di bilancio 2021 (dal comma 1051 in poi) che prevede delle agevolazioni, sempre sotto forma di credito d’imposta  per investimenti in beni materiali ed immateriali nuovi da effettuare nel 2021 e 2022, per le regioni del mezzogiorno si prospettano vantaggiose opportunità per innovare o ampliare le proprie strutture produttive.

Tra le due tipologie di bonus esiste la ragionevole certezza che l’uno non possa escludere l’altra.

Infatti la possibilità di godere di entrambi i crediti a fronte di un medesimo acquisto era già stata riconosciuta, sia per la vecchia disciplina del superammortamento con la circolare 34/2016, ed è stata ulteriormente confermata per il nuovo credito beni strumentali (che ha preso il posto del vecchio super e iper-ammortamento a partire dalla vecchia Legge di Bilancio), che con la risposta all’interpello dell’agenzia delle entrate n. 360/2020.

Il requisito essenziale è che tuttavia il beneficio derivante dal cumulo non superi il totale del costo sostenuto per l’acquisto del bene, eventualità questa da escludere dal momento che sommando le misure massime dei due benefici, arriverebbero ad un limite potenziale del 95% (45% bonus mezzogiorno, 50% bonus beni strumentali materiali industria 4.0).

 

 

Restiamo a completa disposizione per ogni necessario approfondimento in merito.