FABBRICATI CONCESSI in USO al DIPENDENTE

L’attribuzione dell’alloggio, da parte del datore di lavoro, costituisce un fringe benefit per il dipendente.

Le regole per determinare il reddito di lavoro dipendente variano a seconda che si tratti di:

1● fabbricati iscritti in Catasto senza alcun obbligo di dimorarvi;

2● fabbricati iscritti in Catasto con obbligo di dimorarvi;

3● fabbricati che non devono essere iscritti in Catasto.

 

Il caso più ricorrente è quello dei fabbricati iscritti in Catasto senza obbligo di dimora: se il fabbricato è iscritto in Catasto ed il dipendente non ha obbligo di dimorarvi, il fringe benefit tassabile come

reddito per il dipendente è calcolato nel seguente modo:

 

Fringe benefit = rendita catastale del fabbricato + eventuali spese inerenti – somma versata o trattenuta al dipendenteESEMPIO n. 3 – FABBRICATI ISCRITTI in CATASTO

SENZA OBBLIGO di DIMORA

Ad esempio si consideri il caso in cui il datore di lavoro conceda in uso ad un proprio dipendente un fabbricato

iscritto in Catasto senza obbligo di dimora, trattenendogli in ogni busta paga (13 mensilità) e 100.

La rendita catastale dell’immobile è pari ad e 1.400. Inoltre, le spese inerenti al fabbricato ammontano

ad e 200.

Calcolo:

  • ● somma complessiva trattenuta o versata dal dipendente: 100 * 13 = € 1.300
  • ● importo fringe benefit complessivo tassato: 1.400 + 200 – 1.300 = € 300
  • ● importo fringe benefit tassato in busta paga: 300/13 = € 23,08

ESEMPIO n. 4 – FABBRICATI ISCRITTI in CATASTO con OBBLIGO di DIMORA

Si consideri il caso in cui il datore di lavoro conceda in uso ad un proprio dipendente un fabbricato

iscritto in Catasto con obbligo di dimora, trattenendogli in ogni busta paga (13 mensilità) e 100.

La rendita catastale dell’immobile è pari ad e 1.800. Inoltre, le spese inerenti al fabbricato ammontano

ad e 200.

Calcolo:

  • ● somma complessiva trattenuta o versata dal dipendente: 100 * 13 = € 1.300
  • ● importo fringe benefit complessivo tassato: (1.800 + 200 – 1.300) * 30% = € 210
  • ● importo fringe benefit tassato in busta paga: 210/13 = € 16,15

 

Fringe benefit = rendita catastale del fabbricato + eventuali spese inerenti

– somma versata o trattenuta al dipendente

Per quanto riguarda le spese inerenti al fabbricato, si devono considerare tali anche le utenze pagate dal

datore di lavoro (ad esempio luce, gas, telefono, tassa rifiuti, ecc.). Non vanno, invece, considerate le spese che,

per definizione, rientrano nella determinazione della rendita catastale, come ad esempio quelle di ordinaria

manutenzione.

Nel caso in cui l’immobile venga concesso in uso a più dipendenti, l’importo, determinato sulla base di quanto

sopra affermato, deve essere ripartito in parti uguali o in relazione alle parti di fabbricato assegnate a ciascuno,

se queste sono di dimensioni diverse tra loro.

Nel caso in cui l’immobile, pur iscritto in Catasto, sia sprovvisto di rendita, al fine di determinare il reddito

di lavoro dipendente occorre considerare la rendita presunta attribuibile all’immobile sulla base delle comuni

 

Trattamento fiscale in capo al datore di lavoro: per quanto riguarda la determinazione del reddito d’impresa per il datore di lavoro che concede in uso il fabbricato, è previsto, come regola generale, che i canoni di locazione anche finanziaria e le spese di manutenzione dei fabbricati concessi in uso ai dipendenti siano deducibili per un importo non superiore a quello che costituisce reddito per i dipendenti stessi.

In altre parole, sulla base del principio di correlazione, secondo cui tutto ciò che costituisce reddito di lavoro

dipendente è deducibile in capo al datore di lavoro, la  quota che quest’ultimo può portare in deduzione quale

componente negativo di reddito è pari a quanto costituisce reddito per il dipendente.